Un multisala gremito, quello che ieri sera ha accolto un genio del cinema italiano, Gianni Amelio, per la prima volta a Latina, e la sua ultima pellicola ancora in programmazione in numerosi cinema d'Italia, "La Tenerezza". Il pubblico pontino non poteva che accorrere, abbondante e giustamente pieno di aspettative, e quel che ha trovato sulla soglia dell'Oxer di Via P.L. Nervi è stato il borbottio di uno spettacolo in allestimento: un tripudio di umanità che, prima nelle parole di Amelio, poi nei centotré minuti di proiezione, si lasciava scandire dai giochi incostanti delle emozioni. Prima tra tutte, protagonista indiscussa della serata a cura di Renato Chiocca per Lievito, la tenerezza, quella dell'ausilio che "imbottisce" il vuoto, quella della divisione, quella di un padre giunto al limite del buon senso e, lo dice la pellicola, della legalità, ma anche la tenerezza dell'inatteso potenzialmente salvifico per un'identità che si è persa e non si cerca.
Il cast del film annovera, tra gli altri, Micaela Ramazzotti, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Renato Carpentieri, Arturo Muselli. Nella trama, Lorenzo (Carpentieri) è un ex avvocato dalla larga notorietà che vive a Napoli, in un palazzo antico del centro storico: burbero e disilluso, egoista, pungente, Lorenzo ha raso al suolo non solo il suo rapporto con il mestiere di una vita, non solo la propensione al rispetto delle leggi, ma anche la relazione – apparentemente senza motivo alcuno – con i propri figli, Saverio (Muselli), titolare di un locale affezionato all'introito e a nient'altro, ed Elena (Mezzogiorno), preoccupata della condotta del padre. Contribuisce al deterioramento di questa bizzarra famiglia partenopea la morte della moglie dello stesso Lorenzo, non amata "vita natural durante" e ripetutamente tradita senza indugio; l'unica compagnia di cui Lorenzo sembra godere piacevolmente è quella del nipotino Francesco, finché non accade che nell'appartamento di fronte al suo arrivino ad abitare Fabio (Germano) e Michela (Ramazzotti), lui ingegnere navale, lei travolgente e spensierata. Cambieranno la vita di Lorenzo, assieme ad eventualità inaspettate che inevitabilmente coinvolgeranno le esistenze di tutti i personaggi.  Il film ha riscosso successo qui, in zona pontina, al punto che lo stesso Amelio, sorpreso dalla grande quantità di spettatori, per i quali il multisala ha disposto ben due sale - piene entrambe - , ha affermato che "un film senza spettatori è come un guanto senza la mano. Immaginate - ha detto - un preziosissimo paio di guanti che non si indossano, uno li guarda sul tavolo e che fa? A che servono, se non se li mette? E allora a che serve un film, se non arriva alla gente?". Bene, è arrivato.