Viene defintia una delle migliori novità italiane del 2017, dediti a mescolare folk-pop e elettronica. Si chiamano Campos, nascono a Pisa nel 2011 dalla collaborazione tra Simone Bettin (già batterista per i Criminal Jokers di Francesco Motta) e Davide Barbafiera. Saranno venerdì 22 settembre a Terracina al Parco della Rimembranza, scrigno verde gestito dal Wwf Litorale Laziale, che da anni impegna i suoi volontari per curare l'area verde. Il concerto, inserito nella rassegna musicale "Tracce" organizzato dall'associazione culturale "Bucolica" , nota per essere ambientata in spazi esclusivamente pubblici e sempre gratuiti, stavolta sarà eseguito all'ombra degli alberi del parco. La chitarra acustica delle ballate alla Dylan, la voce calda e roca che ricorda Hugo Race e Mark Lanegan, ma anche l'elettronica che rimanda ai Notwist, a completare un'opera che piace ed entusiasma. Con Bettin e Barbafiera, una bassista (ex contrabbassista classica) australiana, incontrata nella formazione berlinese della band: Dhari Vij.

Il primo disco dei Campos, quello che presentano per #Tracce2017, si chiama "Viva", prodotto dal Dj berlinese Jan Driver, che si è dovuto cimentare con delle vere e proprie ballate. La ricetta piace.

Apriranno il concerto i Flat 125, band del territorio pontino, che arriva a Terracina dalla vicina città di Fondi. Un'idea che nasce e prende forma dall'unione di canoni legati al folk rock e allo shoegaze. L'intento è quello di definire un'identità sonora che sia precisa, ma che allo stesso tempo si lasci trascinare dalla corrente dell'impulso. Attraverso combinazioni elettriche ed acustiche, in cui la melodia riveste un ruolo fondamentale, lasciando comunque spazio a suggestive variazioni noise. Suoni, ritmi e parole evocano un tempo presente, ma universale. 'Hiding From The Light', il primo lavoro dei Flat 125, è un EP di quattro brani che raccontano le suggestioni di un distacco. Da un passato stagnante e facile verso qualcosa di più incerto e buio, ma quantomeno reale. Un racconto che suona come una ricerca di espressione personale, in cui immergersi profondamente con la possibilità di riconoscersi e allo stesso tempo ritrovarsi cambiati. Quattro stati d'animo diversi, ma definiti. Luoghi riconoscibili anche da lontano. Familiari, primordiali e metropolitani. Un percorso diretto verso la città disillusa e malinconica, dove nostalgia e futuro confondono i sentimenti e rallentano la ragione.