Ci ha messo anni a raccogliere e organizzare le sue memorie. Memorie di uomo politico e delle istituzioni, ma soprattutto di cittadino impegnato costantemente nella missione di migliorare i servizi, le infrastrutture, le relazioni della città di Terracina. Ora finalmente il suo libro è concluso: "Terracina, cronache di vita amministrativa vissuta 1960-1990", scritto dall'architetto Mario di Mario, ex consigliere, ex assessore e oggi, appunto, scrittore, è un tracciato storico prezioso per comprendere, nell'arco dei trent'anni indicati, quali semi furono gettati negli anni delle amministrazioni che hanno alternato Democrazia cristiana e socialismo, cultura cattolica e di sinistra, per arrivare alla città di oggi. Ci sono semi che hanno attecchito, altri che invece sono rimasti inespressi, tutti però oggi appaiono utili a comprendere la città di oggi. Urbanistica, sviluppo sociale, beni culturali, società civile, ma anche una fervida attività amministrativa fatta di uomini e donne. Tante le figure menzionate da Di Mario, che ha voluto mettere proprio le persone al centro del suo racconto. D'altra parte, eloquente è già la copertina del volume edito da Innuendo Editore di Massimo Lerose. Di Mario è insieme a Gabriele Panizzi, ingegnere, altra figura di spicco della politica pontina, consigliere comunale, amministratore e poi anche presidente di Regione. Sono davanti al palazzo del tribunale di Terracina, realizzato proprio negli anni della loro attività politica. Era la pretura. Immagine emblematica del racconto di Di Mario su cosa resta e cosa non c'è più delle conquiste passate. 

Venerdì 20 ottobre alle ore 16 nella sala giunta del Comune di Terracina il volume sarà presentato ai cittadini. Doveva essere presentato durante la serata conclusiva dell'ottava edizione del Terracina Book Festival in settembre, rimandata poi causa allerta meteo. «Il volume, ricco anche di fotografie d'epoca, ripercorre la storia recente della nostra città attraverso le opere realizzate dal Dopoguerra alla fine dello scorso secolo con i protagonisti di allora e quelli di oggi», spiega l'editore Lerose, che si dice «fiero della strada intrapresa dalla casa editrice terracinese ovvero quella di far conoscere, oltre ai molti scrittori locali, anche varie fasi della storia della città attraverso i propri libri».

Dalla quarta di copertina: "Alcuni degli importanti avvenimenti politico-amministrativi che hanno caratterizzato il Comune di Terracina nella seconda metà dello scorso secolo sono descritti, nelle pagine che seguono, da Mario Di Mario, nella maniera dirompente che è caratteristica dei suoi comportamenti di vita. Ne "Le ragioni di questo scritto" egli espone con chiarezza l'obiettivo che si è proposto: concorrere, citando esempi di vita politico-amministrativa vissuta, a recuperare il significato profondo dell'impegno politico di quanti operano nella Pubblica Amministrazione per contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini (i terracinesi e gli altri che, numerosi, a Terracina soggiornano).

Un appuntamento importante con un libro che ogni terracinese dovrebbe tenere sugli scaffali. Perché senza il passato è difficile comprendere il presente. E immaginare il futuro.