Sparano per intimidire e alcune volte per uccidere, credono nella legge del più forte e la attuano in una guerra quotidiana dove ci si difende con la violenza perché nel territorio dei "demoni" chi non è spietato diventa preda. E' il mondo della camorra, della cocaina, del riciclaggio e del denaro sporco. Un mondo che disprezza gli onesti perché vivono come miserabili, e che insegue i soldi. È il mondo di Nicolas, "... 'o Marajà", il protagonista dell'ultimo romanzo di Roberto Saviano, "Bacio feroce". Il titolo - ha spiegato l'autore - deriva dal modo in cui, si dice, vengono scelti i cani da combattimento: il cucciolo appena nato viene avvicinato alla guancia, se la morde anziché leccarla sarà impiegato nella lotta. Sequel ideale della "Paranza dei bambini" e ritratto tagliente di una realtà che supera la brutalità della finzione, il romanzo sabato prossimo, 21 ottobre, verrà presentato a "La Feltrinelli" di Latina dove Roberto Saviano arriverà alle ore 17.30, accolto dal direttore della libreria di via Diaz Massimo Bortoletto, per incontrare i lettori e per il firma copie. Ispirata dalla storia di un baby capo clan finito assassinato, la vicenda narrata parla di bambini che già sanno di non diventare vecchi e che non temono la sorte che il destino deciderà per loro, di esistenze senza speranza e per l'autore anche "senza redenzione",
Parla di Nicolas che vuole diventare il re della città, della lotta alle vecchie famiglie di Camorra per riuscirvi, di un fratello da vendicare. E parla di chi non vede in un bacio l'affetto o l'amore, ma con le labbra tenta di afferrare perché vuole avere il mondo intero sotto i denti. È il "bacio feroce" che serve a sigillare silenzi, definire alleanze, ordinare assoluzioni e condanne. Un bacio che lascia sempre il sapore del sangue.