Cultura, rappresentazione e territorio tra 400 e 500 sarà l'argomento trattato domani , con la relatrice Cristina Mochi, la quale illustrerà la centralità dell' Agro pontino tra i possessi della Chiesa e il Regno di Napoli, trovando i riscontri e documentazione negli episodi artistici e di grande valore fra cui la battaglia di Canpomorto nel 1482 fino all'apparato di Innocenzo XXII del 1867.

Loredana Angiolino, docente di Storia dell'arte, relazionerà invece su Memoria, Storia e identità territoriale del 700/800 . Gli interventi di prosciugamento delle paludi pontine, nel XVIII secolo e l'opportunità di riportare l'agro Romano ad una prolifera produttività.

Solo tra il 1926 e 1937, passando per la tenace impresa di Menotti Garibaldi, l'impresa si completa con le tenute di Carano, Maranella, Campomorto e Presciano. Prima dell'inevitabile cambiamento del territorio, i pittori paesaggisti del territorio, restituiscono testimonianze insostituibili di un mondo che sta scomparendo con puntuale osservazione della natura .

L'evento registra il patrocinio dei Beni Culturali e di " Italia Antica " , l'associazione che promuove campagne di tutela e valorizzazione dei territori con una serie di eventi di formazione che vede interessati i comuni di Anzio, Nettuno, Pomezia , Viterbo, Guidonia , Ardea, Valvisciolo, Cisterna, Pomezia e tanti altri territori del Lazio , la cui storia, diventa oggetto di formazione e interesse .