"Verrò presto a trovarvi", ha salutato così i produttori di vino della Provincia di Latina Mr. Steven Spurrier, uomo-simbolo della rivista inglese Decanter e tra i più raffinati critici del vino a livello mondiale. Anche un personaggio di questo livello, profondo conoscitore di tutti i più grandi territori del vino del mondo, è stato conquistato dalla novità rappresentata dalle bellezze e dai vini portati a Barolo, lunedì 17 luglio nell'ambito del Progetto Vino del Festival Collisioni, dalla Strada dei vini dell'olio e dei sapori della Provincia di Latina.

Una degustazione professionale moderata dallo stesso Spurrier insieme a Levi Dalton, giornalista americano autore del seguitissimo blog-podcast "I'll Drink to that", e al giornalista Fabio Ciarla, che ha fatto in parte da ambasciatore dei vini del Lazio essendo ormai ospite fisso da quattro anni a Collisioni. Protagonisti i vitigni autoctoni dell'area sud del Lazio come Bellone, Malvasia e Moscato di Terracina (ma anche Grechetto e Malvasia Puntinata) per i bianchi mentre per i rossi spazio a Nero Buono e Cesanese. Coinvolte e sostenitrici dell'idea tutte le sette aziende della Strada, presenti al completo per raccontare i propri vini: Cantina Sant'Andrea, Cantina Villa Gianna, Marco Carpineti, Casale del Giglio, Cincinnato, Donato Giangirolami, Pietra Pinta.

Il Progetto Vino di Collisioni è strutturato su "professional tasting" alle quali partecipano esperti provenienti da tutto il mondo e con interessi diversi, molti i giornalisti così come i sommelier, ma ne fanno parte anche ristoratori e importatori. Nell'appuntamento dedicato ai vini della Provincia di Latina erano presenti ospiti provenienti soprattutto dagli Stati Uniti e dal Canada, una fortuna visto che si tratta comunque di due tra i mercati più importanti per le esportazioni tricolori, poi Russia, Australia, Inghilterra e Filippine. La degustazione è stata preceduta da un bellissimo video ideato e realizzato dall'Agenzia "9cento" che ha presentato il territorio, e le sue ricchezze paesaggistiche e storiche, così da avvicinare anche emotivamente i presenti ad un'area d'Italia per molti di loro sconosciuta. Un successo organizzativo foriero di risultati visti i complimenti ricevuti durante e dopo la degustazione, con ottime risposte in termini di qualità percepita e ovviamente di stimolo, grazie alla curiosità di molti sommelier e ristoratori verso le novità, senza dimenticare l'ottimo rapporto qualità-prezzo.

"Siamo soddisfatti - hanno commentato il Presidente e il Direttore della Strada del Vino, Marco Carpineti e Raffaele D'Amato - era la prima occasione che avevamo di presentarci e di presentare i nostri vini in un contesto internazionale e di così alto livello, l'impressione che ne abbiamo ricevuto è che siamo sulla Strada giusta! A parte il gioco di parole dobbiamo dire che tutti i produttori sono rimasti contenti di essere venuti, abbiamo ricevuto complimenti e suggerimenti per migliorare. In pratica un incoraggiamento a proseguire in questa direzione, - ha concluso Carpineti - perché sappiamo ormai che i nostri vini sono all'altezza e che dobbiamo solo lavorare per favorire la visibilità dei nostri prodotti al palcoscenico nazionale ed internazionale".

Insomma, dopo il Progetto Vino di Collisioni 2017 - creatura di un altro grande critico internazionale come Ian D'Agata, esperto di vitigni autoctoni italiani e responsabile della rivista Vinous per Italia e Asia, nonché direttore scientifico della Vinitaly International Academy - possiamo dire ufficialmente che i vini della Provincia di Latina sono ormai sulla mappa della critica enologica internazionale.