A due settimane dal clamoroso successo di "Lourdes", che vedeva protagonista un genio della mimica come Andrea Cosentino, l'Auditorium "Mario Costa" di Sezze riapre i suoi spazi a Matutateatro e agli spettacoli della rassegna "Scenari Contemporanei", diretta da Titta Ceccano.
Ospiti questa sera, alle ore 18, saranno con "Acqua di Colonia" i registi, autori e interpreti Elvira Frosini e Daniele Timpano: una formazione tra le più celebri nel panorama artistico contemporaneo, specialmente in quello che orbita attorno al cosiddetto teatro di ricerca, e divenuta celebre per la retorica caustica, proibita, tranchant, politicamente "non del tutto corretta" che ha partorito capolavori del calibro di "Dux in scatola" e "Aldo morto", mirando sempre dritto al cuore dei vezzi nostrani, alle magagne di una società da rettificare. Impertinente e paradossale come pochi altri in Italia – e non solo -, il duo porterà in scena stavolta una riflessione che, con sarcasmo e la forza di far sentire tutti un po' in colpa, discute il disagio nell'affrontare le migrazioni e il fattore "straniero", radicato nel Bel Paese oramai da lungo tempo: dall'Ottocento per la precisione, dal colonialismo italiano, dal Ventennio fascista fino ai tram e ai marciapiedi del nostro presente più attuale. Una repulsione che "ci è rimasta addosso come carta moschicida – leggiamo le note di regia -, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo".