Il patrimonio artistico e storico delle Gallerie Civiche di Latina continua ad arricchirsi di importanti reperti museali, tra lasciti che il genio artistico di Duilio Cambellotti ha sepolto nella memoria cittadina e documenti d'archivio riconducibili al ventennio fascista. Su proposta dell'assessore alla Cultura Antonella Di Muro, ieri l'Amministrazione comunale ha approvato quattro delibere inerenti l'acquisizione, da parte dei Musei, di beni artistici per un valore complessivo di 7540 euro. Parliamo di due volumi del 1916 con copertina goffrata su pelle dallo stesso Cambellotti; due maioliche del XVIII secolo provenienti da Caltagirone, identiche agli esemplari che l'artista incorporò nella sua collezione di ceramica popolare italiana; quindici pezzi tra stampe, cartoline e marchette - databili tra il ‘21 e il ‘39 - legati all'attività di scenografo, cartellonista, costumista per il teatro di Cambellotti, cui si aggiunge una ricca serie di fotografie d'epoca - cinquanta circa - tratte dall'archivio dell'ingegnere Alfredo Pappalardo, funzionario dell'Opera Nazionale Combattenti e residente a Latina durante la bonifica integrale, che verranno esposte nei locali del Museo Valeriani. 

«La valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale – afferma l'assessore Di Muro – passa anche attraverso queste importanti testimonianze. Donare opere d'arte ai musei della città vuol dire fidarsi di chi se ne prenderà cura, sapere che sono in buone mani, che saranno mantenute nel migliore dei modi e valorizzate».

Ulteriori dettagli nell'edizione odierna di Latina Editoriale Oggi.