Tra i tanti problemi che si trovano a dover affrontare, tra cui quelli legati alla direttiva europea Bolkestein, i rapporti non sempre idilliaci con le amministrazioni comunali e la pressione fiscale, adesso i commercianti ambulanti di Fondi devono fronteggiare anche una nuova situazione di “imbarazzo”. Sempre che così si possa definire. Succede che il fronte si è spaccato, addirittura un gruppo di “scissionisti” ha deciso di organizzarsi in una nuova associazione. È il responsabile organizzativo del nuovo gruppo Marrigo Rosato (uscito di recente non senza qualche polemica da Confcommercio), insieme al coordinatore Abdel Wahaba Asharaf, a comunicare la costituzione del fronte che riunisce una quarantina di operatori commerciali ambulanti e agricoltori di Fondi. «La nascita della nuova associazione dei commercianti - si legge in una nota - deriva dalla decisione di cessare ogni rapporto associativo con la Fiva e la Confcommercio di Latina e Fondi. Questo a seguito della grave decisione di questa organizzazione di licenziare “con effetto immediato” Rosato, per noi un punto di riferimento». Nei prossimi giorni il nuovo gruppo - che intende affrontare con energia il problema delle licenze, delle difficoltà degli agricoltori e degli ambulanti - chiederà un incontro con il sindaco Salvatore De Meo. 

E mentre attorno alla figura di Rosato nasce una nuova associazione a rappresentare la categoria, nelle stesse ore Confcommercio e Fiva si sono riuniti, sempre a Fondi. «Fatti e non parole» è il motto del presidente provinciale Giovanni Acampora, che giovedì ha aperto l’incontro nella sede dell’Ascom. Con Acampora anche il presidente regionale Fiva, Roberto Delle Fontane e il nuovo presidente Ascom locale Enzo Di Lucia. «Un dibattito con gli operatori a 360 gradi» scrive l’associazione commercianti «dal quale sono emerse preoccupanti problematiche e in cui gli operatori presenti hanno evidenziato lacune e ombre». Acampora ha voluto sottolineare il cambio di passo «forte e deciso» derivato dalla rivoluzione ai vertici dell’associazione di categoria. Confcommercio e Fiva hanno tracciato una lista delle priorità da affrontare: in primis la direttiva Bolkestein sulle licenze agli ambulanti, ma anche un maggiore dialogo con le amministrazioni comunali. Infine una predisposizione di uno staff a completo supporto della categoria.