La patente presa da una settimana, la cena dei cento giorni dalla Maturità fatta qualche giorno fa.

E' questo il profilo di Carlo Sannino, 18 anni lo scorso 26 settembre, morto nel drammatico incidente stradale di ieri notte, quando la Matiz che guidava - a bordo della quale viaggiavano un suo coetaneo (ricoverato a Roma in serie condizioni) e un 17enne (che sta fortunatamente meglio) - è finita prima contro un marciapiede, poi contro il parapetto del ponte ferroviario di Santa Teresa e, infine, capovolta su un fianco lungo la via Nettunense, in direzione di Anzio.

Inutili i tempestivi soccorsi dei sanitari, dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Anzio (coi poliziotti del commissariato che gestivano la viabilità): la dinamica dell'incidente gli ha causato ferite tali da fargli finire di battere il cuore sul colpo.

Disperati, chiaramente, i familiari e gli amici del ragazzo, giunti poco dopo sul luogo dell'incidente e rimasti fino a tarda notte. 

Il giovane, conosciutissimo sia ad Anzio che a Latina (dove studiava al quinto anno dell'Istituto Agrario "San Benedetto"), era molto amato, visto il suo essere gioviale, sportivo e di compagnia. La famiglia, conosciuta poiché anziate da varie generazioni, anch'essa esemplare.

Tornando all'incidente, la salma del ragazzo, dopo i rilievi di rito, è stata traslata dalla polizia mortuaria attorno alle due di notte: attesa per capire le decisioni del magistrato di Velletri.