Jerry, un setter inglese di 12 anni, dopo un lungo ed onorato servizio di caccia era stato congedato con un’orribile condanna a morte. Ma la sua voglia di vivere è stata più forte della crudeltà del suo boia, l’ha fatto resistere e alla fine ce l’ha fatta. È acciaccato, ma si rimetterà, grazie anche ad un’avvincente gara di solidarietà.

Giovedì 18 Febbraio, intorno alle 17, il Comandante della Polizia Locale di Cori, Cap. Alessandro Cartelli, è stato allertato dalla signora Patrizia Turco che aveva notato un cane lamentarsi sul fondo del fosso Smerdino, tra Cori e Cisterna. Qualcuno lo aveva buttato senza pietà in un dirupo alto una decina di metri.

Il Cap. Alessandro Cartelli e il signor Costantino Paniccia si sono calati da quelle pareti viscide ed hanno raggiunto Jerry, accasciato laggiù da almeno un paio di giorni, denutrito e con un femore rotto. Raggiunto l’ambulatorio veterinario di Cori ‘Duovet’, la dott.ssa Margerita Milanini gli ha prestato le prime cure.

Trasferito nella clinica veterinaria di Cisterna dalla ASL di Latina, la macchina solidale ha continuato a correre. Il Cap. Cartelli si è rivolto all’Italian Setter Rescue ONLUS, di cui è tra i fondatori, e tramite la Presidente Flavia Guagnelli, Jerry ha trovato ospitalità nella Tenuta del Mito di Minerbio, nel bolognese.

Il sabato pomeriggio è stato lo stesso Cap. Cartelli ad accompagnare Jerry in automobile per 800 km fino al rifugio per cani abbandonati, accolto in serata dalla nuova padroncina, Francesca Trebbi. Qui Jerry riceverà tutte le attenzioni necessarie a riprendersi, prima che possa essere adottato da qualche animo nobile.

Per la cronaca, l’ultimo proprietario di Jerry è al momento irraggiungibile. Il suo primo padrone invece ha contribuito alle spese. Lui aveva regolarmente ceduto Jerry ad un altro cacciatore e costui ad altri ancora, come è prassi venatoria per i validi cani da caccia, prima che venisse emessa la sentenza di anzianità.

Una bella storia a lieto fine che ha visto il protagonista Jerry tornare a nuova vita nel giro di 72 ore e una catena umana di generosità attivarsi per salvarlo da quel destino spietato. La Municipale di Cori invece, più volte artefice di simili salvataggi, conferma il suo efficace impegno anche nelle attività di polizia veterinaria.