Un bene archeologico di notevole valore ridotto a una discarica. Come accaduto per siti analoghi, la cisterna romana di via Parata versa da lungo tempo in stato di profondo degrado. Ad assicurare che anche quel sito verrà riqualificato, come quelli della Dragonara e del Corridoio, per poi aprirlo al pubblico, è ora il sindaco di Ponza, Piero Vigorelli. "Insieme all'assessore Franco Ambrosino, alla nuova sovrintendente Rossella Zaccagnini e a Emilio Aprea - dichiara il primo cittadino - ci siamo inoltrati in questo ammasso di macerie e schifezze di ogni tipo. Un oltraggio alla bellezza, alla storia, alla civiltà. E' veramente una vergogna che negli anni passati nulla sia stato fatto per riportare alla luce questi tesori inestimabili, che devono essere un orgoglio di Ponza e per Ponza". E poi: "Dobbiamo aprire la cisterna di via Parata, la Grotta del Serpente (con i soldi di Acqualatina), le necropoli e altro. Nessuno creda che sia cosa facile. Ad esempio, per ripulire la cisterna del Corridoio, che è collegata con quella di Via Parata, sono stati riempiti 18 camioncini della ditta edile. Per quella della Parata, temo che ci vorranno almeno un centinaio di viaggi per la discarica in terraferma, perché in alcune zone della cisterna c'è a terra uno strato duro e sedimentato anche di oltre un metro di altezza. Quindi ci vorranno molti soldi. Proprio tanti soldi. Li troveremo. Riportare alla luce i segreti archeologici non è una spesa. E' un investimento per il futuro di Ponza".

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