Le indagini si concentrano sul movente. Al momento si seguono più piste. Non si possono escludere ipotesi, né quella di una rapina sfociata in una tragedia ma neppure quella di un delitto per motivi di soldi. O ancora un assassinio maturato nell’ambito della prostituzione. Le modalità del ritrovamento, comunque, sono singolari. Il cadavere di Umberto Esposito, incaprettato e col volto incappucciato, a quanto pare non aveva segni di violenza. La morte dell’82enne sarebbe avvenuta per soffocamento. Il personale del nucleo investigativo ha raccolto diversi elementi sulla scena del crimine. Elementi biologici o altri indizi che ora dovranno essere analizzati. Gli investigatori hanno raccolto le prime testimonianze, stanno cercando riscontri dai residenti della zona, a partire dalla donna che ha trovato il cadavere. Qualcuno potrebbe aver visto qualcosa di insolito, il viavai di un’automobile che non si è mai vista in zona. I carabinieri stanno anche verificando se nelle vicinanze ci siano abitazioni che abbiano impianti di videosorveglianza attivi. Un occhio elettronico che abbia inquadrato il passaggio di un veicolo sarebbe di supporto determinante alle ricerche.
Gli investigatori scavano nella vita privata dell’uomo. Si vuole capire se l’anziano possa essere stato ucciso per un debito, per un vecchio conto rimasto aperto. Ma, considerate le modalità in cui è stato ritrovato il corpo, potrebbe essersi trattato anche di una rapina finita nel peggiore dei modi. Residente a Roma, l’uomo avrebbe interessi in terra pontina. Si sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’82enne. Con chi ha parlato? Con chi doveva incontrarsi? Domande a cui i carabinieri del Comando provinciale stanno cercando di dare una risposta.