I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, nei giorni scorsi, hanno concluso tre interventi nell’area dei Castelli Romani volti alla repressione della produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, pervenendo al sequestro di oltre 25 chili di marijuana e all’arresto di 3 responsabili.

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Velletri hanno sorpreso un quarantenne veliterno dedito, all’interno della sua attività commerciale di autoriparazioni, alla più remunerativa, ma illecita coltivazione di piante di cannabis indica. I militari hanno così tratto in arresto il soggetto e proceduto al sequestro di circa 1 chilo di piante di canapa, successivamente distrutte.

Sempre a Velletri, le Fiamme Gialle del Nucleo Mobile della locale Compagnia hanno dapprima individuato nelle campagne limitrofe una piantagione di marijuana, abilmente occultata in un fondo adibito a uliveto. Successivamente, grazie a una paziente opera di appostamento, hanno sorpreso un soggetto di Marino intento alla cura della illecita coltivazione. Sono stati così sequestrati oltre 15 chili di materiale fogliare dai quali, secondo l’esito delle analisi tossicologiche disposte dalla competente autorità giudiziaria, si sarebbero potute ricavare oltre 1900 dosi, per un controvalore, sul mercato illegale, di oltre 5000 euro.

Ancora, ad Ariccia è stato tratto in arresto un uomo di 35 anni che aveva realizzato nel giardino della propria abitazione una rigogliosa coltivazione di cannabis, con piante alte circa 2 metri. Anche in questo caso sono stati cautelati circa 10 chili di foglie di marijuana che avrebbero consentito di ricavare oltre un migliaio di dosi.

Tutti e 3 i soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Velletri e giudicati con rito direttissimo.

Continua così l’opera della Guardia di Finanza a contrasto della produzione e traffico di stupefacenti, in particolare al crescente fenomeno della produzione «fai da te». Infatti, solo di pochi giorni fa la notizia di altra piantagione individuata dalla Compagnia di Colleferro.