“Nei giorni scorsi sono intervenuto nell'assemblea del Consorzio di Colle Romito, come richiesto ufficialmente da parte del presidente Romano Catini. Mi permetto di sottolineare che Catini fa un po' di confusione tra me e il mio predecessore. Infatti, non ho mai autorizzato né partecipato a inaugurazioni di piazzole, dossi, né all'allargamento dell'isoletta di stazionamento del verde. Questa venne realizzata con l'impegno dell'allora assessore Tullio Valeri per il semplice stazionamento momentaneo degli sfalci e non per metterci ingombranti. E' stata criticata la mia ordinanza sullo stazionamento dei rifiuti nelle piazzole di Colle Romito, quando si dovrebbe sapere che l'unico vero e primario potere che un sindaco ha è di intervenire per garantire la salute pubblica”.

Lo ha detto in una nota il sindaco di Ardea Luca Di Fiori. “Le scelte del Comune sono state quelle avallate prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato. Proprio perché l'amministrazione sapeva di essere nella ragione avevo consigliato di non fare ricorso, per evitare uno sperpero di denaro e ingenti spese economiche da parte dei cittadini appartenenti al consorzio di Colle Romito. Nonostante i consigli, però, il Consorzio ha ritenuto opportuno fare il contrario e ora i cittadini di quel comprensorio si trovano a dover tirar fuori dal portafogli ulteriori soldi. Non penso proprio che né il Tar né il Consiglio di Stato avallino per partito preso scelte assurde”.

“Colle Romito è un quartiere del Comune di Ardea e non un'entità locale autonoma – ha aggiunto il sindaco – Dunque, anche per la raccolta dei rifiuti, deve adeguarsi alle disposizioni che sono valide in tutte le altre zone del territorio. La normativa sui rifiuti è fin troppo chiara".

Poi la chiusura: “Mi si è contestata una morosità del Comune nei confronti del Consorzio, mentre anche quest'anno mi risulta che, detratte dalle spese che il Tar ha imposto per la bonifica delle piazzole, abbiamo liquidato la quota annuale”.