Il caso sta diventando davvero più grande di quanto si immaginava. Dopo le prime tre sospensioni di concessioni per i venditori ambulanti presenti al mercato arrivate nei primi giorni di settembre, a cui ne sono seguite altre dieci la scorsa settimana, l’Albo pretorio del Comune è stato letteralmente “riempito” da determine con cui si dispone lo stop alle concessioni per l’occupazione del suolo pubblico in occasione del mercato settimanale.

Ben 39, infatti, sono le autorizzazioni sospese per 60 giorni dal dirigente del competente settore, ossia quello delle Attività produttive.

Anche stavolta, in tutti gli atti pubblicati con nome e cognome dei destinatari dell’atto di sospensione della concessione, si parla di morosità pregresse: in particolare, i titolari delle stesse non avrebbero versato i canoni per la Tosap (la Tassa sull’occupazione del suolo e delle aree pubbliche) negli anni compresi fra il 2011 e il 2016; oppure, gli stessi - pur avendo pagato - non avrebbero consegnato le ricevute di pagamento della tassa in questione.

Di conseguenza, non essendoci atti negli archivi comunali, il dirigente Giovanni Ugoccioni, ieri, ha disposto la sospensione delle 39 concessioni rilasciate ormai diversi anni fa.

Come per gli atti delle scorse settimane, viene specificato che il provvedimento ha effetto immediato e, pertanto, “il mancato pagamento o la mancata dimostrazione di esso comporta l’immediata sospensione del titolo autorizzatorio e l’impossibilità di allestire il banco presso il posteggio, sia da parte del titolare che dell’eventuale gestore”.

Qualora, poi, i titolari delle concessioni non provvedessero a pagare oppure non provino gli avvenuti versamenti entro due mesi, allora il Comune provvederà alla revoca del provvedimento autorizzatorio originario.

Invece, se la persona destinataria della sospensione della concessione pagherà il dovuto oppure dimostrerà di aver versato in precedenza gli importi contestati, allora l’atto dirigenziale cesserà immediatamente efficacia e tutto tornerà alla normalità.
Di certo, però, i casi di morosità - o presunta tale - non sono pochi: occorre capire se siano finiti qui oppure se gli uffici comunali proseguiranno a fare luce sugli ammanchi degli anni scorsi.