Adesso il caso rischia di finire all’attenzione della magistratura contabile. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Fondi alza il tiro: sull’appalto dell’illuminazione pubblica ci sono troppe zone d’ombra. E al di là del giro di parole, i consiglieri Fiorillo, Paparello e Parisella vogliono che l’amministrazione comunale dia una spiegazione chiara su cosa sta accadendo. Il maxi appalto per gli impianti di illuminazione con tecnologia a Led era stato affidato alla ditta “D’Urso” ma poi il Tar, pronunciandosi sul ricorso della ditta piazzatasi seconda in graduatoria, aveva deciso di fare tabula rasa e annullare, rilevando carenze sia in una ditta che nell’altra. Succedeva la scorsa estate ma il provvedimento diventava efficace dal primo gennaio. 

Queste le premesse, ora il Pd – già critico sulla vicenda che si era venuta a creare - attacca l’amministrazione. "Più volte in commissioni e Consigli comunali avevamo chiesto chiarimenti". Fino a oggi l’amministrazione, sindaco Salvatore De Meo in testa, si è detta fiduciosa del ricorso al Consiglio di Stato intrapreso e che nelle prossime settimane porterà a una pronuncia in merito. Ma il Pd insorge su una determinazione. Con questo atto - spiegano i consiglieri di minoranza - si stabilisce che il servizio nella sua totalità continua ad essere svolto dalla società vincitrice dell’appalto. Ma come? Il Tar non aveva forse stabilito di bloccare ogni cosa? "Questo provvedimento di proroga – incalza il Pd – non solo disattende il pronunciamento del tribunale, ma non si basa su alcun fondamento giuridico visto che il contratto risulta annullato a decorrere dal primo gennaio». I consiglieri di opposizione denunciano anche che non si definisce l’impegno di spesa per il servizio affidato alla ditta. "Una cosa fuori da ogni normale prassi" sbotta la minoranza. Vista la piega presa, il gruppo consiliare del Pd si dice pronto a rivolgersi alla magistratura contabile "perché è nostro dovere evitare che i cittadini fondani paghino per le maldestre scelte dell’amministrazione comunale".Â