Lavori tampone si era detto. E infatti sono serviti solo a rimandare di qualche settimana un’emergenza che puntualmente è tornata a ripresentarsi. Al cimitero di Monte San Biagio si rischia ancora una volta il tutto esaurito. Delle nuove tombe prefabbricate, fatte realizzare dal Comune perché interventi più consistenti non si possono eseguire per colpa di vincoli idrogeologici e rischi di frane, ne sono rimaste circa venti. E il numero di decessi fa prevedere che di qui a un paio di mesi si rischia il blocco delle sepolture. Nei giorni scorsi il sindaco Federico Carnevale, nella qualità di autorità comunale di protezione civile e sanitaria, ha firmato una nuova ordinanza, l’ennesima, con carattere di urgenza. Dal Comune sottoscrivono che c’è necessità di fare presto: bisogna eseguire quanto prima lavori strutturali all’interno della struttura che si affaccia sulla via Appia. Nell’ordinanza il primo cittadino parla di «situazione grave» dal momento che «attualmente i loculi liberi sono insufficienti a coprire l’immediato futuro». La giunta ha già approvato la perizia di stima per i lavori con i relativi costi. Il tira e molla per i lavori al cimitero va avanti da anni ormai. Dalla Regione non autorizzano a costruire perché la zona in cui sorge la struttura vigono vincoli idrogeologici e l’area è considerata pericolosa per pericolo di frane. Ma un cambio di passo potrebbe arrivare, oltre che dagli ultimi studi tecnici fatti eseguire dall’ente, anche dai lavori di messa in sicurezza del monte La Guardia con l’installazione di reti paramassi.Â