A Terracina stanno aspettando un paio di anestesisti, due o tre ortopedici e un nuovo primario di Chirurgia. A Fondi la situazione se vogliamo è ancora peggiore. L’attesa, per i “cugini” del “San Giovanni di Dio”, è per sapere che futuro avrà un ospedale privato mese dopo mese di servizi, personale, strutture. 

Una cosa è certa: quella che sta per arrivare sarà l’ennesima stagione estiva di emergenza per gli ospedali del presidio centro Terracina-Fondi. Con problemi diversi, è vero, ma comunque legati da un destino simile che vede le due strutture in affanno. Partiamo dal “Fiorini” di Terracina. Qui i reparti soffrono della ormai cronica carenza di personale. All’incirca cinque mesi fa la Regione Lazio dava il via libera alle assunzioni di medici ma le pratiche, a quanto pare, si sono arenate alla Asl. La burocrazia ci ha messo il solito zampino, visto che ci sono graduatorie da scorrere, richieste da effettuare e carte da produrre. A quanto pare, non è così semplice reclutare anestesisti e ortopedici. I primi, in particolare, sono fondamentali. L’arrivo di almeno un paio di anestesisti consentirebbe di programmare sedute operatorie ordinarie, mentre al momento ci si concentra sulle urgenze. Per quanto riguarda il primario di Chirurgia, la situazione è differente perché la pratica è in mano all’università “La Sapienza” che dovrebbe accordarsi con la Asl. Per quel che riguarda la realizzazione dell’Osservazione breve al pronto soccorso, sembra ormai scontato che per il momento non si farà nulla. Essendoci la necessità di interventi strutturali, è impensabile che si facciano d’estate quando l’afflusso di pazienti raggiunge il suo culmine. Anche per quest’estate, quindi, i locali saranno poco accoglienti, non ci saranno sale visita sufficienti. Pazienza, se ne riparlerà.

E al “San Giovanni di Dio”? Si vocifera di un altro colpo ai servizi sanitari a Fondi. A maggio dovrebbe essere tagliato anche il day-surgery. Privata della Chirurgia, di fatto la struttura di via San Magno resterebbero con pochi servizi ridotti al lumicino. L’Ostetricia e Ginecologia rischiano di essere un’oasi in un deserto. Così come, con la fine della Chirurgia, anche l’Endoscopia trasferita la scorsa estate da Terracina a Fondi può correre il rischio di lasciare il “San Giovanni di Dio”, diretta di nuovo al “Fiorini”.Â