Unire le forze per fronteggiare i tagli al trasporto pubblico locale piombati sui territori di Monte San Biagio e Lenola e che hanno spinto gli enti municipali a mettere a punto una strategia condivisa. Sia il Consiglio comunale di Lenola che quello di Monte San Biagio hanno deliberato lâadesione al progetto di convenzione per la costituzione di un bacino territoriale ottimizzato finalizzato alla gestione associata del servizio di trasporto pubblico. La decisione non arriva dal nulla ma dalle linee guida che la Regione Lazio ha fornito ai Comuni, invitati a predisporre piani di efficientamento e riprogrammazione della rete nellâambito della rete dei trasporti, nellâottica di una razionalizzazione della spesa e dellâottimizzazione del servizio.Â
Il sindaco di Lenola Andrea Antogiovanni, promotore dellâaccordo, ha quindi gettato le basi per stringere un legame in questa direzione con il vicino Comune di Monte San Biagio. Trovando nel primo cittadino Federico Carnevale e nella sua giunta terreno fertile. Da qui la redazione della convenzione, approvata prima a Lenola (che sarà ente capofila) e nei giorni scorsi a Monte San Biagio. Nei dettagli, lâaccordo riguarda una popolazione totale di circa 10.300 residenti, 111 chilometri quadrati di superficie, 171 mila chilometri di copertura e un contributo regionale che nel 2015 è stato di 277 mila euro.Â
Raggiunta lâintesa, gli enti dovranno adesso preparare unâunica gestione associata del servizio mediante una sola procedura competitiva a evidenza pubblica con lâindividuazione di un singolo soggetto gestore. Soddisfazione per lâintesa raggiunta è stata espressa dallâamministrazione comunale del sindaco di Lenola Antogiovanni. «In virtù di questa scelta - si legge in una nota - verranno istituite le linee per il trasporto dei pendolari verso la stazione ferroviaria di Monte San Biagio. Costituito il bacino, ora lâattenzione degli uffici è concentrata sulla costituzione della rete dei servizi per poi procedere alla scelta del miglior soggetto gestore tramite procedura di gara ad evidenza pubblica».Â