La maggioranza alla guida del Comune di Sperlonga ha annunciato ieri di aver avviato le procedure per aderire al polo bibliotecario del sud pontino e per rilanciare la biblioteca comunale con una serie di iniziative. Idee di cui, però, il gruppo consiliare di minoranza rivendica la paternità. «Come tutti sanno, questa maggioranza - scrivono - ha vinto le elezioni pur avendo un programma elettorale largamente scopiazzato su internet, con la conseguenza che ora si ritrova a governare il paese senza avere alcuna idea originale e innovativa. Per rimediare al problema ha deciso di attuare, almeno in parte e senza avere la cortesia di ammetterlo, il programma della lista civica "Sperlonga Cambia", frutto del lavoro di tante persone e del confronto che abbiamo avuto durante la campagna elettorale con i cittadini e gli imprenditori di Sperlonga». Dalla minoranza ribadiscono di essere favorevoli ovviamente alla riapertura della biblioteca, ma mettono i puntini sulle “i”. In primo luogo ricordando che a Sperlonga una biblioteca esisteva, ma soltanto «prima che quest’amministrazione - spiegano - decidesse di smantellarla per far posto all’ufficio di una consulente esterna del Comune». Poi si passa ad analizzare nel merito le proposte che sono state spiegate in un comunicato stampa dall’amministrazione stessa. «Considerando che il Comune sta attuando quasi fedelmente il nostro programma elettorale, non possiamo che essere favorevoli alla realizzazione del progetto, ma visto che la copia non è mai come l'originale, ci permettiamo di segnalare che basterebbe chiedere a qualsiasi studente per rendersi conto che 16 ore settimanali, ovvero poco più di due ore al giorno, sono assolutamente insufficienti per garantire un servizio bibliotecario all'altezza di questo nome e idoneo a soddisfare le esigenze. Noi, per il momento, non possiamo che essere lusingati per il fatto che questa maggioranza voglia realizzare il nostro programma elettorale, perché - concludono da "Sperlonga Cambia" - ciò dimostra che le menti che si oppongono ai grandi spiriti non sono sempre così mediocri, anzi, spesso sono addirittura fonte di ispirazione».