Promuovere il territorio spesso significa concretizzare progetti e proposte. La Regione Lazio in questo senso lavora molto sulle realtà associate, anche le più piccole che, grazie ai fondi messi a disposizione dall'ente, possono realizzare attività importanti nell'ottica della valorizzazione dei singoli centri a cui fanno riferimento. Tuttavia, assegnare i contributi vuol sire vagliare una miriade di proposte. Allo stesso tempo, le singole realtà per ottenere i fondi devono rifarsi ad un regolamento preciso. Nei giorni scorsi, dopo l'approvazione in Giunta, il presidente Zingaretti ha emanato il «Regolamento su criteri e modalità per la concessione di contributi finalizzati alla promozione ed alla valorizzazione delle iniziative di interesse regionale». Nel testo vengono individuati i soggetti che possono partecipare, le modalità di presentazione dei progetti con tanto di requisiti richiesti ed anche gli ambiti di realizzazione delle iniziative. Si tratta di 9 aree tematiche così suddivise: assistenza e sicurezza sociale; iniziative di solidarietà, di impegno civile e sociale, tutela e promozione dei diritti umani, con particolare riferimento alle attività di volontariato a favore di giovani, anziani e persone svantaggiate; istruzione, formazione e cultura, contrasto alla dispersione scolastica; promozione della pratica sportiva e di attività ricreative del tempo libero; sviluppo dell'economia e dell'occupazione; tutela dell'ambiente, del paesaggio e del territorio anche in occasione di visite istituzionali o di eventi di particolare rilevanza pubblica; valorizzazione, conservazione dei beni artistici e storici anche mediante digitalizzazione e/o riproduzione di documenti esistenti; promozione e diffusione dei valori e dei principi: della democrazia, pari opportunità, solidarietà, integrazione tra i popoli, partecipazione e della condivisione dei beni comuni, da realizzarsi anche mediante o in occasione di incontri istituzionali con autorità; turismo e folklore regionale, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni, comprese le manifestazioni enogastronomiche e dell'artigianato, le rassegne teatrali, musicali, cinematografiche, pittoriche, scultoree e librarie; salvaguardia della salute, con particolare riferimento alle iniziative volte alla divulgazione scientifica. Ogni proposta ammessa può ricevere come somma massima di finanziamento, 20.000 euro ed ovviamente non deve trattarsi di un progetto che ha già ricevuto contributi regionali. Quali soggetti sono previsti dal regolamento? Oltre alle pubbliche amministrazioni sono ammessi enti pubblici o privati, università o istituti scolastici, fondazioni, associazioni riconosciute e non, comitati di cui all'articolo 39 del codice civile, cooperative sociali e cooperative iscritte all'anagrafe delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale cioè le onlus. I beneficiari dei contributi non devono svolgere, da atto costitutivo o da statuto, attività aventi fine di lucro. L'iscrizione agli albi e registri regionali per il terzo settore è condizione obbligatoria per accedere ai contributi in favore delle associazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle cooperative sociali. I contributi ci sono ma anche le regole da rispettare per sostenere tante realtà ma in maniera trasparente.