Il suo nome originario era Villa Costaguti - dal cognome del Cardinale che scelse il punto più alto di Nettuno per costruirla -; poi, visto l'acquisto da parte della nobile famiglia romana che ne è ancora proprietaria, divenne Villa Borghese.
Si tratta di uno degli edifici più prestigiosi di Nettuno, immerso in svariati ettari di verde: anche per questo motivo, nei giorni scorsi, è stato inserito nell'elenco regionale che include dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico.
Villa Borghese, dunque, almeno per quest'anno, è l'unico bene di Nettuno entrato a far parte di una rete "finalizzata - evidenziano dalla Regione Lazio - a promuovere e sostenere interventi di valorizzazione, fruizione, conoscenza, informazione e formazione relativamente alle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico, aventi natura di bene culturale o paesaggistico e ambientale e dichiarati di interesse culturale o pubblico, insistenti sul territorio della Regione".
Oltre a Villa Borghese, in tutto il Lazio, la competente direzione regionale ha deciso di accreditare nell'elenco ben 96 beni, escludendo dalla lista altri 63 immobili per i quali era stata presentata apposita domanda di inserimento nella lista. "La rete è soggetta ad aggiornamento annuale - hanno infatti ricordato dalla Regione - pertanto le domande dichiarate non ammissibili potranno comunque, sussistendone i requisiti, essere ripresentate entro i termini di cui al secondo periodo dell'articolo 3 dell'Avviso pubblico".