A seguito dell'incendio divampato presso lo stabilimento EcoX di Pomezia, il cibo servito nella mensa scolastica dei plessi di Cisterna è a rischio? E' questa la domanda che si è posta l'amministrazione comunale di Cisterna all'indomani della notizia della presenza di sostanze ritenute nocive per la salute umana e dell'emissione dell'ordinanza sindacale del sindaco di Pomezia, con la quale, tra le altre cose, si ordina il divieto della raccolta, della vendita e del consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati nel raggio di 5 chilometri dal luogo dell'evento. "Abbiamo sollecitato la ditta che gestisce il nostro servizio di mensa scolastica – spiega l'assessore alla pubblica Istruzione Claudio Chinatti – a trasmetterci tempestivamente le attestazioni di garanzia sulla salubre e incontaminata situazione degli alimenti utilizzati e a riferire ogni comunicazione utile per prendere provvedimenti in merito. Quest'oggi sono quindi giunte le risposte da parte delle ditte fornitrici le quali hanno assicurato che gli approvvigionamenti provengono tutti da zone al di fuori delle aree a rischio, molti dei quali coltivati in serra, quindi colture protette, e non in campo aperto. Inoltre ci è stato assicurato per iscritto che le merci vengono trasportate con mezzi coibentati e refrigerati, scaricate direttamente all'interno della struttura attraverso apposite bocche di scarico e assemblate per ciascun cliente. Infine sono in corso attività di monitoraggio dell'aria presso il centro produttivo di Pavona". "L'attenzione – conclude Chinatti – è dunque alta e continueremo ad operare in stretto contatto con l'azienda incaricata del servizio mensa affinché la salute dei nostri ragazzi sia tutelata".