Un'altra giornata coi social impazziti tra favorevoli e contrari al cambio di nome del parco Arnaldo Mussolini. Tanti interventi, molte polemiche, per una vicenda che terrà banco per settimane se, come sembra, Lbc non tornerà indietro. Il movimento che guida la città è infatti determinato ad andare fino in fondo.  Dalla parte di Latina Bene Comune s'è schierato il senatore del Pd Claudio Moscardelli: «Fu anacronistica la scelta di Finestra di ripristinare la toponomastica di epoca fascista, accompagnata da un'invasione di vie e teatri dedicati al periodo del Ventennio e sempre a maggioranza. Il positivo recupero della storia della città è degenerato nel tempo in una retorica della nostalgia del regime straripante . Ci rimangono di quegli anni progetti falliti e macigni sul futuro della città con cui oggi siamo alle prese». Nello stesso partito è però di posizione opposta Giorgio De Marchis che sottolinea come «i cittadini hanno sempre chiamato quel parco Giardinetti: rispettiamo la volontà popolare e chiamiamolo così». Da destra è invece fortemente contrario l'ex consigliere dell'era Finestra Luigi Cardamone: «Non si devono azzardare a cambiare il nome al parco - spiega - Quando Finestra ripristinò la toponomastica io spingevo per dedicare il parco o ad Orsolini Cencelli o proprio a Benito Mussolini. Fu Finestra a voler evitare le polemiche. In ogni caso, che piaccia o no, è il Duce ad aver fondato la città". Non è mancato il commento di Alessandra Mussolini: ""E' un errore rimuovere pezzi di storia: bisogna integrare la memoria, la rimozione sa di censura".

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