Con una sentenza del 2007, il Consiglio di Stato ha condannato il Comune di Prossedi, rigettando il ricorso in appello dell'ente contro una cittadina, per una sentenza del 10 luglio dell'anno precedente, emessa dal Tar del Lazio, relativamente a un problema riconducibile a una concessione edilizia. Contestualmente, il Consiglio di Stato ha dichiarato l'obbligo del Comune di Prossedi a pagare le spese di soccombenza (tremila euro). Finora, però, l'ente non aveva provveduto ad adempiere al dovuto. Soltanto negli ultimi tempi, il sindaco Angelo Pincivero ha deciso di procedere a una ricognizione della situazione debitoria del Comune, cominciando ad azzerare tutte le pendenze, a partire da quelle con i cittadini. Anche perché, essendo trascorsi ben 10 anni, per scongiurare l'intervento surrogatorio, era l'unica strada percorribile. Ma, per procedere al saldo del debito con la cittadina in questione, il Consiglio comunale avrebbe dovuto procedere al riconoscimento della cifra, ancorché modesta, come debito fuori bilancio. E così è stato fatto nell'ultima seduta della massima assise cittadina, con votazione unanime, visto che nel bilancio di previsione appena approvato esiste il capitolo per la copertura della spesa.