I parcheggi sul lungomare di Latina oltre a costare 4 euro per l'intera giornata (senza frazionamenti) potrebbero anche essere illegittimi. A sollevare il dubbio sono i militanti di Alleanza per Latina, il movimento nato qualche settimana fa per iniziativa di Alessandro Ciammaruconi e Gabriele Stabile. Il movimento lamenta il fatto che sul litorale del capoluogo, nel tratto sinistro, mancano i parchimetri, alcuni di quelli presenti sono rotti e spesso chi deve pagare deve farsi qualche chilometro sotto il sole se vuole ottemperare. Inoltre, fanno notare che eventuali multe sarebbero illegittime in quanto manca la possibilità di pagare con bancomat o app.

"Ha del surreale la situazione dei parcheggi a pagamento nel lato del lungomare che va da Capo Portiere a Rio Martino - si legge nella nota di Alleanza per Latina - Un tratto già gravato dalla mancanza di chioschi e servizi per la balneazione e ora reso ulteriormente disagevole alla fruizione di turisti e cittadini dalla tragicomica organizzazione del pagamento della sosta. Le indicazioni che svettano sui parcometri fuori uso in quel tratto di strada danno il senso di quanto sia trascurata la Marina di Latina che si fregia della bandiera blu. Ci domandiamo, come sia possibile chiedere a chi si parcheggia di percorrere a piedi distanze così lunghe sotto il sole, da un capo all'altro di quel tratto di lungomare per acquistare il tagliandino per la sosta, quando forse basterebbe impiegare dei giovani a fare i biglietti per ovviare al problema. Crediamo che eventuali multe, anche e soprattutto per la mancanza della possibilità di pagare con il bancomat o con altre forme di moneta elettronica come da recenti orientamenti della giurisprudenza italiana, verranno presto dichiarate nulle. Tutto questo con grave danno per le casse comunali e con responsabilità certa e appurata degli amministratori che potrebbero anche venire chiamato a rispondere di danno erariale nei confronti della nostra città. Leggiamo spesso le ripetute giustificazioni da parte di Lbc, che si difende dalle accuse di chi gli contesta il degrado in cui ha fatto piombare la nostra amata città, adducendo la mancanza di fondi nelle casse comunali, ma come dimostra anche questa vicenda non ci pare che Coletta e i suoi brillino per inventiva nel recupero delle risorse".