Due foto di quanto accaduto in seguito al nubifragio alla fine dell'estate 1995 hanno riaperto, a Sezze, una ferita ancora non completamente richiusa. Il 17 settembre di 22 anni fa, infatti, un temporale che portò a terra, nel giro di poche ore, un quantitativo di acqua spropositato, gonfiò la valle che da Monte Cerro solca il popoloso quartiere dei Casali, creando una bomba di acqua e fango che, scendendo a valle, travolse case e infrastrutture. Ventidue anni dopo la situazione non solo non è stata sanata, ma si è addirittura aggravata. Le foto messe in rete dal fotoreporter professionista Vincenzo Serra, immortalano i danni creati da quella bomba naturale, innescata dalla mano scellerata dell'uomo che a Casali ha costruito ostruendo corsi d'acqua e vallate, lasciate poi prive di manutenzione, con la vegetazione che le ha ostruite. La situazione di somma emergenza venne evidenziata anche nell'ottobre 2016, quando i tecnici che presentarono il Piano di emergenza comunale indicarono proprio in quella zona il punto più a rischio dell'intero territorio setino. Per rendersene conto, a loro bastarono delle aerofotogrammetrie satellitari, ricognizioni fatte con i droni e rendering realizzati con il computer. Purtroppo, rispetto a quanto ipotizzato nel piano, a una perlustrazione reale della valle, la situazione è ancora peggiore. Scendendo dalla montagna, da dove sorgono gli impianti di trasmissione tv, si incontrano diverse strettoie dove la vegetazione ha completamente occluso il transito, senza contare la presenza di scarichi fognari non autorizzati e l'accumulo di materiali di derivazione edile, compresi giganteschi blocchi di cemento.