Troppi incendi nelle ultime settimane, fortunatamente senza danni ingenti a persone o cose grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile. Il primo cittadino di Sabaudia Giada Gervasi, però, con un'ordinanza ha voluto fissare dei paletti per cercare di puntare sulla prevenzione. Si tratta di uno dei primi atti del sindaco.

Il periodo di massima allerta è quello compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre. Un arco temporale in cui c'è il rischio concreto - complice la siccità e l'alta temperatura - di incendi. Il primo diktat è il divieto di «compiere azioni che possano arrecare pericolo mediato o immediato di incendio». Significa ad esempio che non possono essere accesi roghi per bruciare immondizia, per disfarsi di stoppie e sterpaglie. È vietato anche accendere fuochi d'artificio, fuochi di bivacco o di campeggio temporanei.

Non si tratta però solo di divieti. L'obiettivo, si diceva inizialmente, è quello di fare prevenzione. Ecco quindi che si suggerisce di effettuare interventi di perimetrazione con solchi di aratro per una fascia di almeno cinque metri con sgombero di covoni di grano o di altro materiale combustibile dalle zone in cui si trovano sterpaglie o arbusti facilmente infiammabili. Chiaramente si prescrivono ai privati anche interventi di pulizia dei propri terreni, specie di quelli incolti, per diminuire il rischio d'incendio. Gli effetti della poca manutenzione si sono visti giovedì pomeriggio lungo la Litoranea, quando attorno alle 16 è divampato un vasto rogo. Solo il pronto intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile del gruppo comunale ha consentito di evitare il peggio. Per questo ora Sabaudia punta sulla prevenzione. E chi non rispetterà le regole previste nell'ordinanza rischia pesanti sanzioni.