Si torna a parlare di mare con gli attesi dati di Goletta Verde che dopo i campionamenti ha assegnato le bandiere nere. "Per il settimo anno consecutivo la foce del rio Santacroce a Gianola (Formia) presenta valori di contaminazione elevata e per questo riceve un giudizio di 'fortemente inquinato', meritandosi la prima bandiera nera del viaggio 2017 di Goletta Verde. Il poco ambito vessillo che Legambiente assegna a chi si è particolarmente distinto per azioni contro il mare e le coste italiane, vuole essere un chiaro monito contro una evidente mala gestione del sistema di depurazione – non solo dei comuni costieri, ma anche dell'entroterra che continuano a immettere sostanze inquinanti nel fiume e di conseguenza in mare - che rischia di arrecare danni incalcolabili all'ambiente, alla salute dei cittadini, nonché al turismo e allo sviluppo economico di quel territorio". E' quanto si legge in una nota dell'associazione ambientalista che con Goletta è tornata a solcare le acque del litorale laziale effettuando una serie di prelievi. Dati che poi vengono resi noti e che diventano uno strumento utile anche per chi frequenta le spiagge. Il problema degli scarichi abusivi ad esempio resta ed è più evidente quando nelle zone prettamente turistiche c'è un afflusso maggiore di persone, pensiamo ad esempio ai residence. Ma i rilievi di Goletta sono molto più ampli e ad esempio riguardano anche l'abusivismo edilizio vista mare.

Un'area, quella della provincia di Latina che, come dimostrano i dati del nuovo rapporto Ecomafia di Legambiente, detiene peraltro il primato nel Lazio per quanto riguarda i reati legati al ciclo del cemento (con 144 infrazioni accertate lo scorso anno, 179 denunce e 77 sequestri) e e si piazza sul podio, al terzo posto dietro Roma e Frosinone, per quanto riguarda l'illegalità nel ciclo dei rifiuti (70 infrazioni accertate, 68 denunce e 33 sequestri).

I dati del monitoraggio svolto dall'equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane (realizzata anche grazie al sostegno del CONOU - Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau) sono stati presentati questa mattina a Minturno durante l'incontro "La qualità del mare nel golfo di Gaeta e il rapporto Ecomafie 2017 di Legambiente". All'evento – svoltosi nella Darsena Flying di Scauri che ospita l'attracco di Goletta Verde – erano presenti: Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio; Eduardo Zonfrillo, presidente Legambiente Circolo Verde azzurro Sud Pontino; Serena Carpentieri, responsabile campagne di Legambiente e Gerardo Stefanelli, sindaco del comune di Minturno.

Nessun problema, invece, riscontrato negli altri due campionamenti eseguiti da Goletta Verde a Gaeta (alla spiaggia Spiaggia Sant'Agostino, presso foce torrente Longato) e a Minturno (Spiaggia dei Sassolini a Scauri). "Il nostro monitoraggio punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali che mettono a rischio la balneabilità dei nostri mari e di conseguenza anche lo sviluppo turistico ed economico dei nostri territori – dichiara Serena Carpentieri, responsabile campagne di Legambiente -. Il caso della foce del rio Santacroce da questo punto di vista è emblematico, proprio per questo abbiamo deciso di assegnare la prima bandiera nera di quest'anno per chiedere che finalmente si intervenga per risolvere queste criticità. Si tratta tra l'altro di un'area dichiarata non balneabile, ma non è stata riscontrato alcun divieto di balneazione per allertare i bagnanti che nell'area sono comunque presenti. La cartellonistica in spiaggia è, in generale, ancora troppo scarsa anche negli altri due punti monitorati dai nostri tecnici, dove non sono stati erano presenti i cartelli sulla qualità delle acque, nonostante da tre anni sia scattato l'obbligo per i Comuni costieri di apporre pannelli informativi che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi quattro anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa".

Tema centrale di questa edizione di Goletta Verde sarà anche il rischio per inquinamento da marine litter. Legambiente ha recentemente raccontato l'esperienza e i dati raccolti in questi 30 anni da Goletta Verde alla conferenza mondiale degli Oceani all'Onu, rilanciando un pacchetto di proposte per contrastare questo problema che, al pari della maladepurazione e della pesca illegale, mette in serio pericolo l'ambiente, la biodiversità marina ma anche la salute dei cittadini. Nei tre punti monitorati dai tecnici di Legambiente in provincia di Latina è stata sempre riscontrata la presenza di rifiuti lungo la spiaggia e come sempre a farla da padrona è la plastica, seguita da carta e vetro.

"Per troppi anni consecutivi, dagli stessi punti emergono le medesime criticità, peraltro il Rio Santacroce è affiancato dalla bella e frequentata spiaggia di Gianola e bisogna evitare che l'abusivismo fognario ne deturpi la qualità mettendo a rischio la salute delle persone – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Se da una parte è quindi fondamentale che i comuni mettano in campo azioni concrete di monitoraggio del territorio per evitare allacci abusivi, che sono per lo più derivanti da abusivismo edilizio per il quale la provincia di Latina è in testa nel Lazio, dall'altra facciamo appello ai cittadini stessi, perché ci segnalino possibili sversamenti illegali nei canali, tra le cause principali dei problemi di qualità delle acque. Valore aggiunto in questo territorio, è la presenza del Parco Riviera d'Ulisse, l'unico Parco Regionale costiero del Lazio, grazie al quale si è preservata la baia di Monte d'oro, a dimostrarlo c'è il buon risultato delle analisi alla spiaggia dei sassolini, e che deve essere strumento di sviluppo sostenibile e di rilancio dell'economia verde nel territorio".