A contarli uno ad uno sono un piccolo patrimonio imprenditoriale, di quelli che un operatore balneare deve spendere non pochi soldi per poterseli permettere. Da un anno circa sono custoditi nei locali del settore tecnologico del Comune di San Felice Circeo: sono i materiali sequestrati dalla Guardia Costiera nell'estate del 2016, tra luglio e agosto, nei tratti di spiaggia libera, che era in realtà tutt'altro che libera. Ombrelloni, sdraio, lettini, tavole da surf, reti da pallavolo, giochi per bambini. Di tutto. Materiale lasciato abusivamente sugli arenili che per obbligo devono essere sgombri, requisito nei tratti tra gli stabilimenti La Conchiglia, Baia Felix, Il Cormorano, Lisa, L'Argonauta, Il Carrubo, Cala delle Lampare. Dopo un anno, l'ente municipale ha approvato una serie di atti archiviando di fatto tutti i procedimenti in corso, avviati contro ignoti, mai rintracciati. Ora si dovrà decidere cosa fare di tutto questo ben di dio. Si parla di oltre 100 ombrelloni, una sessantina di sdraio, circa 50 lettini e una tavola da surf. Ma non solo. C'è anche tanto altro materiale, tra cui tanti giochi per bambini contenuti nelle classiche reti, e ancora reti da beach volley.

A decidere che fine dovrà fare questa merce sarà una apposita commissione comunale, composta dal responsabile del settore Lavori pubblici Domenico Matacchioni, il capo degli operai Vincenzo Cicconi e Giuseppina Vastarella dell'ufficio Demanio marittimo. Dovranno decidere il destino di questo materiale: andrà distrutto, oppure messo in vendita con un'asta pubblica. Ma a dire il vero ci sarebbe anche un'altra soluzione. Donare il materiale in beneficienza aa Onlus, cooperative, enti benefici, famiglie in difficoltà, associazioni. Sempre meglio che fare rifiuti.