Un primo semestre favorevole per l'economia locale nella provincia di Latina, grazie anche ai numeri positivi registrati per i mutui di acquisto accesi dal 1 gennaio 2017 ad oggi e che confermano una crescita del trend.  Se a fine 2016 era stato registrato un importante aumento del +31,7% dei mutui di acquisto, i sei mesi appena trascorsi hanno confermato il trend positivo, seppur minore, con un +25.8%.
Per i mutui di surroga, invece, dopo tre anni di grande vivacità, a fine 2016 è stata registrata una frenata dello -0,1%, che si è accentuata in modo netto nel primo trimestre 2017 con un -27.5% a causa della riduzione del numero dei mutui in corso.  Questo lo scenario disegnato dalle rilevazioni della Fiap (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionisti) della provincia di Latina, che sottolinea come nel territorio pontino i mutui erogati a tasso variabile rappresentano oggi il 35% circa delle nuove stipule, mentre nei primi sei mesi dell'anno è stato riscontrato un notevole incremento dei mutui a tasso fisso, che hanno raggiunto i due terzi delle nuove erogazioni.  La ripartizione delle erogazioni per fasce di importo finanziato mostra un lieve incremento della quota di mutui di valore superiore a 200mila euro e di durata superiore a 25 anni, anche se la maggior parte delle concessioni si attesta tra gli 80 e i 150mila euro, per un periodo tra i 20 e 25 anni. «A maggio 2017 i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si sono collocati su livelli molto bassi - ha spiegato il presidente provinciale Fiaip Santino Nardi - il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,79%, minimo storico (2,81% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007)». Inoltre, come analizzato nel rapporto Fiap, sebbene i mutui vengano destinati per oltre l'85%, una forte spinta al credito immobiliare arriva dalla domanda sempre crescente da parte degli immigrati.
Le nazionalità più rappresentate nella nostra zona sono quelle rumena (con una quota pari al 21,1% del totale), seguiti dagli albanesi (attorno al 5,9%) e dai marocchini (5,4%). Quasi irrilevante la presenza cinese, che evidentemente privilegia contanti o circuiti interni alla comunità.  «L'età media dei mutuatari stranieri che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario è 38,5 anni: in totale circa il 60% ha comunque meno di 44 anni - continua Nardi - come è logico attendere la maggior parte dei mutui viene erogata per acquistare casa, motivazione che rappresenta il 95,8% del totale, mentre le sostituzioni e le surroghe costituiscono il 4,2%».