Non ha fatto storcere il naso solo a quanti, ignari che il provvedimento era stato preso già lo scorso anno, avevano organizzato il più classico dei falò sulla spiaggia in occasione della notte più "calda" dell'anno. L'ordinanza dell'amministrazione Mitrano che dispone il divieto di balneazione, bivacco, pesca, falò e manifestazioni aggregative nella notte tra il 14 e 15 agosto ha scatenato anche un acceso confronto politico, attirandosi le durissime critiche del circolo della Rifondazione Comunista "Mariano Mandolesi" che parla di "iniziativa repressiva, grave quando le reali motivazioni che la ispirano".
«Quelle addotte dall'Amministrazione sono palesemente inaccettabili – dichiara il segretario del circolo Prc Benedetto Crocco - Lo è l'argomento della presunta sicurezza, visto che al contrario impedire a migliaia di ragazzi del luogo di fruire liberamente delle proprie spiagge porterà molti a mettersi in macchina per cercare altrove divertimento e socializzazione in una notte di festa, con evidenti e ben maggiori rischi».
Non "regge" per Crocco anche l'argomentazione della tutela dei luoghi, della loro pulizia e del loro decoro, alla luce del fatto che «le stesse problematiche si evidenziano durante ogni tipo di assembramento pubblico o festa patronale che nessuno si sognerebbe di vietare per le stesse ragioni».
Ben altre per il circolo "Mariano Mandolesi" le ragioni che hanno dato all'ordinanza in questione. «La realtà è che l'idea stessa di lasciare che i cittadini fruiscano liberamente di beni comuni quale il nostro litorale senza spendere danaro – affonda Crocco - perpetrando consolidate e sane tradizioni popolari, è considerata blasfema da chi sostiene l'esproprio e la privatizzazione di ciò che è collettivo, dall'acqua ed i servizi in genere ai luoghi pubblici di aggregazione. La realtà è che ancora una volta quest'amministrazione si mostra asservita agli interessi di ristrettissime cerchie e lobby locali quali i proprietari di stabilimenti balneari e i noleggiatori, oggi più che mai influenti e ben rappresentati all'interno del Consiglio comunale anche tra le fila della minoranza».