Quello di Mazzocchio non è l'unico problema riscontrato nella raccolta dei rifiuti a Pontinia. La società partecipata "Trasco", che per conto dell'ente si occupa di quest'attività, è infatti costantemente alle prese con il fenomeno della "migrazione" dell'immondizia.
Una grana ben nota a tutti i territori su cui ancora non è attivo un servizio integrale di raccolta differenziata con il sistema del porta a porta. C'è infatti chi, per evitare di spendere qualche minuto del proprio tempo nel differenziare, getta tutto in un'unica busta. Prende poi l'auto e va alla ricerca del primo cassonetto utile. E gli ultimi rimasti in zona sono quelli di Pontinia, visto che anche a San Felice ormai i contenitori sono scomparsi dalle strade.
Così nelle ultime settimane gli operatori ecologici hanno trovato sempre più spesso sacchetti dell'immondizia "migrati" a Pontinia da altre zone. E in alcuni casi l'intestazione sulle buste - come ad esempio quella «Comune di Sabaudia, raccolta plastica» - non lascia spazio a dubbi.
In più di qualche caso sono state elevate delle sanzioni amministrative. Ciononostante il problema continua a esserci. Per cercare di arginarlo nei prossimi mesi il Comune, tramite la "Trasco" e come preannunciato dal delegato Valterino Battisti, ha intenzione di attuare una serie di strategie. Prima di tutto si toglieranno i cassonetti nelle zone periferiche. In piazza Kennedy sarà posizionata inoltre un'isola ecologica informatizzata. Si cercherà insomma di contrastare l'abbandono dei rifiuti. In primis per ragioni di decoro, ma anche per limitare i costi del conferimento.