Ormai è ufficiale: la Casa di Sophia è costretta a chiudere. È questo il triste epilogo della struttura la cui sede è sconosciuta al fine di preservare i soggetti accolti, ossia le donne vittime di violenza e i loro figli. Con la chiusura della struttura undici dipendenti resteranno senza lavoro. Il tutto a causa delle inadempienze di alcuni Comuni nell'area dei Castelli Romani (e del Lazio), i quali non hanno erogato i fondi che la struttura aspettava, per circa 80.000 euro totali. «Nel silenzio più subdolo delle istituzioni - intervengono il consigliere regionale Fabrizio Santori e Federica Nobilio di Terra Nostra - c'è un intero sistema di sostegno psicologico e protezione sull'orlo del precipizio e qualcuna che chiuderà addirittura nei giorni a cavallo di Ferragosto. Un vero e proprio grido d'allarme che proviene da questi centri in cui centinaia di donne accolte su tutto il territorio regionale cercano con difficoltà di riappropriarsi della loro vita, insieme ai lori figli, lasciandosi alle spalle le violenze».