Aversara, Valleberta, Moricone, Monte Croce, Costa Grande, Serra Andrea, Caffarelli, Muro La Botte, Lo Vardino. Un elenco di località che suona come un bollettino di guerra. La guerra all'ambiente che ha ridotto in cenere un enorme patrimonio boschivo sui Monti Aurunci. Tra i 300 e i 400 ettari di vegetazione finita in fumo, scomparsa nel giro di soli cinque giorni nel solo territorio di Campodimele. Un evento «eccezionale», secondo la giunta comunale, che ha deliberato nei giorni scorsi la richiesta alla Regione della dichiarazione dello stato di calamità naturale per l'area boschiva che rientra nelle proprie competenze. Campodimele, infatti, è un piccolo paese per dimensioni e numero di abitanti, ma molto esteso per territorio boschivo. E non è un caso se il Comune parla di «danni gravissimi alla natura montana», arrecati dopo un'escalation di incendi che si è susseguita quasi ininterrottamente per cinque giorni: il 15, 16, 17, 22 e 23 agosto scorsi. «Incendi boschivi - scrive il sindaco Roberto Zannella - di vastissime proporzioni, di origine probabilmente dolosa».

Le perizie e i rilievi sull'area colpita sono affidati ai vigili del fuoco del Corpo provinciale e al Gruppo carabinieri forestali, che hanno lavorato senza sosta nei giorni dell'emergenza insieme alle squadre volontarie di protezione civile. Tre giorni di elicotteri e Canadair, come peraltro è avvenuto a Itri, territorio devastato con cifre record, e anche Lenola, Fondi e Terracina. E non è escluso che anche questi centri non seguano l'esempio del paese della longevità.

Il Comune parla di alberi da frutto e oliveti bruciati, flora e fauna scomparsi, un territorio da rimettere in sicurezza. Ecco perché si chiede l'intervento di Stato e Regione affinché possano arrivare presto contribuiti, così come prevede la legge che istituisce la protezione civile, la 225 del 1992. Il Comune intanto si dice disponibile a condividere tutte le informazioni con gli organi superiori, in attesa che si concludano le perizie. È da capire se l'atto produrrà un qualche effetto. E soprattutto se trascinerà con sé altri Comuni nell'iniziativa.