E' una corsa contro il tempo e una battaglia disperata quella ingaggiata dal Comune di Latina per cercare di vincere la causa che lo vede come parte convenuta nella richiesta di risarcimento di MetroLatina spa. Il Tribunale delle Imprese di Roma, davanti al quale pende il procedimento, ha nominato il consulente tecnico d'ufficio per stabilire chi ha sbagliato nella gestione del contratto per la costruzione della metro leggera e se davvero l'ente di piazza del Popolo dovrà pagare oltre 31 milioni di euro alla Metrolatina spa, società che si è aggiudicata la realizzazione dell'opera. Un perito super partes quindi per valutare una documentazione che si può almeno definire voluminosa se non addiritura tortuosa in alcuni suoi passaggi cardine. Il Comune ha un suo consulente, nominato a luglio scorso, su richiesta dell'avvocatura che già a febbraio 2017 aveva espresso la necessità di essere assistita da un consulente per difendere efficacemente l'ente. Il Tribunale si avvarrà di un suo tecnico di fiducia per dipanare una matassa complessa e costosa: la causa è stata intentata da MetroLatina nel 2014 ma è nel 2016 che è entrata nel vivo. Si arriva al nodo attuale dopo 14 anni esatti dalla decisione di costruire un collegamento con metro leggera da Latina Scalo e i quartieri Q4 e Q5. Un nodo che comunque va risolto entro maggio 2018, data in cui tutte le perizie su atti del Comune dovranno essere depositate presso il Tribunale di Roma. In fondo queste consulenze saranno la ricostruzione anche storica di ciò che è accaduto dopo il 2004. Il gap attorno al quale ruota la citazione in giudizio di MetroLatina spa è riferito al comportamento del Comune e al fatto che esso fosse o meno a conoscenza che mancava un pezzo sostanziale di finanziamento, posto che l'opera doveva essere realizzata in parte con soldi pubblici e in parte con investimenti privati. La quota mancante è quella del contributo regionale, questo secondo il Comune. Ma negli atti risulterebbe che la Regione non ha mai detto che avrebbe concesso il contributo, consistente nel pagamento del percorso chilometrico annuale come stabilisce la legge sul tpl (trasporto pubblico locale)