La scuola superiore Emanuela Loi di Nettuno in prima linea contro il bullismo. Parte dall'Istituto nettunese il progetto "Giovani Ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro" nato in collaborazione con la polizia di Stato e il Moige (Movimento italiano genitori) che vedrà 5 studenti - 3 ragazzi e 2 ragazze - che coinvolgeranno gli altri coetanei portandoli a conoscenza del fenomeno e dei suoi pericoli. Nel nostro Piano triennale dell'offerta formativa - spiega la dirigente scolastica, Antonella Mosca - sono articolati anche progetti e commissioni di lavoro sui temi della legalità, della lotta al bullismo e cyberbullismo, alle differenze di genere, alla violenza. Argomenti delicati, su cui ragazzi e ragazze spesso non riflettono e quindi non si rendono conto delle conseguenze di taluni gesti, parole, situazioni. Oggi, poi, la rete ha una presa totale sulla vita e le attività dei cosiddetti nativi digitali che a volte, ingenuamente, si mettono a rischio perché non conoscono i pericoli che il web può nascondere. Anche per questo abbiamo individuato e formato, come richiesto dal Miur, una docente referente sul cyberbullismo».
«Nella nostra scuola - spiega la referente d'Istituto sul cyberbullismo, professoressa Teresa Abagnale - in accordo con gli altri due docenti che fanno parte della commissione Legalità, la professoressa Borrelli e il professor Bonomo, abbiamo organizzato due incontri volti a sensibilizzare gli alunni del biennio su temi scottanti come bullismo e cyberbullismo».
Agli incontri interverranno l'Ispettore Leandro Mancini, referente del progetto "Scuole sicure" e i 5 giovani ambasciatori, cioè gli alunni del III CAT Adela Gavris, Simone Gentili e Leonardo Schinzari e del III BAFM, Francesco Greco ed Eleonora D'Amato formati con il progetto Moige.