Tre cooperative, sei tutor, più di venti immigrati volontari, 108 scuole e sette librerie. Sono i numeri dei soggetti coinvolti nel progetto presentato stamattina "il mio testo libero" nell'ambito di un accordo tra Comune e Prefettura per impiegare volontari tra le persone richiedenti permessi di soggiorno e ospitate nei Cas. Il progetto prevede diverse attività di catalogazione, consultazione e riuso di vecchi libri per l'alfabetizzazione dei migranti che scuole e cittadini potranno donare in appositi contenitori distribuiti nei plessi e nelle librerie. "Si tratta di una azione di contrasto alla povertà educativa - ha spiegato l'assessore Ciccarelli - per il riuso di libri non più utilizzabili, abbiamo coinvolto quattro assessorati, scuola, cultura, attività produttive e politiche giovanili, sempre più convinti che ad una accoglienza su base emergenziale ne vada sostituita una evoluta e organizzata. Una delle criticità da limare è quella della inattività dei migranti, anche per le comunità che non sempre ne comprendono le cause, proprio per questo abbiamo avviati protocolli con la prefettura per progetti di formazione come questo". Gli altri, in corso e futuri, hanno riguardato il decoro urbano di parchi e piazze e investiranno anche la sistemazione delle aree esterne dei centri diurni.
"Vogliamo farvi sentire parte della comunità -ha spiegato il viceprefetto Antonio Quarto - e superare il muro dell'intolleranza che non manca di manifestarsi stesso in forme striscianti. Il Comune vuole implementare lo Sprar, L'ambizione è farlo con un sistema solidaristico e più ordinata. A volte i migranti sono restii ad imparare l'italiano ma la cultura e la conoscenza della lingua sono strumenti principi per favorirne l'integrazione". Il progetto si avvarrà anche di laboratori artistici interamente dedicati al riciclo della carta e prevede anche l'allestimento di un centro di raccolta di libri e riviste messo a disposizione dei rifugiati. "Siamo tutti ospiti e veniamo da storie di migrazione - ha detto il sindaco - come popolazione occidentale diventeremo minoranza nelle proiezioni demografiche del futuro, è un cambiamento che dobbiamo affrontare grazie a un processo culturale con il contributo di tutti".