Partono le verifiche per l'arenile demaniale del Comune di Terracina per la redazione del nuovo Piano di utilizzo degli arenili, lo strumento con cui vengono, o dovrebbero essere, regolate le concessioni demaniali. Nei giorni scorsi la giunta guidata dal sindaco Nicola Procaccini ha dato mandato agli uffici del Comune di redigere il nuovo Piano di utilizzazione degli arenili «sulla scorta» si legge »delle novazioni e indicazioni introdotte dalla Regione». In particolare, si fa riferimento alla novità introdotta ormai nella legge 8 del 2015, quando si è stabilito che «i Comuni sono tenuti a riservare alla pubblica fruizione una quota pari ad almeno il 50% dell'arenile di propria competenza». Una disposizione che a suo tempo fece molto discutere ma che di fatto è condizione da rispettare, pena l'impossibilità di concedere uteriori concessioni demaniali.
Competenza dell'ente, proprio in vista dell'approvazione di un Piano, è ora di capire in che modo, se non c'è, si possa raggiungere la quota del 50% da riservare alla pubblica fruizione. Quota necessaria, da inserire nel Pua che poi passerà al vaglio della Regione. La legge stabilisce infatti anche che «nelle more dell'approvazione o dell'adeguamento del Pua comunale, ai Comuni che non rispettano la suddetta quota è sempre fatto divieto di rilasciare nuove concessioni demaniali marittime, anche temporanee o di durata stagionale». Ed è per questo che il sindaco Procaccini ha dato incarico agli uffici del settore Demanio marittimo di formalizzare una relazione ricognitiva «da sottoporre all'attenzione di questo organo di indirizzo, che evidenzi in particolare le modalità e i criteri attraverso i quali ragggiungere la quota» pari almeno al 50%. La giunta e l'assessore al Demanio Gianni Percoco, vogliono insomma capire quali sono le ipotesi, e solo poi inserire le previsioni nel nuovo Pua. La delibera è stata inviata anche alla Regione, per conoscenza. Segnale che il Comune si sta muovendo.