Con il convegno "Valorizzazione e promozione dell'oliva cultivar Itrana", organizzato nel Museo dell'Olio e delle tradizioni locali del palazzo Baronale di Roccasecca dei Volsci, si è concluso l'ultimo progetto formativo annuale del Capol, cofinanziato dall'Arsial. Nella circostanza, sono stati consegnati gli attestati ai 17 iscritti al corso di formazione completa sull'Itrana. I temi emersi, nei vari interventi, sono stati significativi quanto attuali: necessità di disincentivare l'abbandono degli uliveti, sia per la naturale funzione di argine al dissesto idrogeologico che per le potenziali ricadute socio-economiche ancora inespresse insite nel settore; possibilità per i piccoli olivicoltori di imbottigliare il proprio olio, invendibile diversamente, presso i frantoi attrezzati in tal senso e rilevanza dell'analisi sensoriale ai fini della determinazione della qualità del prodotto finito. Ne hanno parlato Barbara Petroni (sindaco di Roccasecca dei Volsci); Luigi Centauri (presidente Capol); Alberto Bono (agronomo); Giulio Scatolini (capo panel Coi).