Un'odissea giudiziaria iniziata nel 2012 e che potrebbe concludersi con un ribaltamento totale della situazione: l'impuato è stato assolto e la presunta parte offesa ora rischia un'indagine a suo carico. Sul banco degli imputati c'era un 30enne di nazionalità indiana residente a San Felice Circeo. Per lui l'accusa, in merito a fatti avvenuti nel maggio del 2012, erano di violenza sessuale, tentato sequestro di persona, lesioni, stalking e violazione di domicilio. Secondo l'accusa, infatti, l'uomo avrebbe tentato di "privare della libertà" una giovane connazionale, non riuscendovi per l'intervento dei genitori di lei e dei vicini. Inoltre, sempre secondo l’accusa, avrebbe molestato la giovane con sms, telefonate e sarebbe arrivato anche a palparla. La difesa dell'imputato, però, ha sostenuto che i due fossero in realtà fidanzati e ha puntato a dimostrare l'inattendibilità della versione della parte offesa. Al termine dell'udienza, il collegio penale ha assolto in primo grado l'imputato inviando gli atti al pubblico ministero per procedere eventualmente contro la parte offesa.