Si torna a discutere della presenza di ripetitori nell’area protetta del Parco nazionale del Circeo e più in generale sul territorio di San Felice. A ridestare la polemica attorno all’annosa questione è stata la notizia del nulla osta - con prescrizioni - rilasciato dal Parco nazionale del Circeo in merito a due impianti. Uno, in zona Crocette, relativo alla sostituzione di una parabola e l’altro, invece, per un ripetitore da posizionare in via Roma. L’Ente Parco, per quel che riguarda le questioni di propria competenza, ha dato parere favorevole stabilendo però una serie di prescrizioni.  Ma il nodo, in realtà, è anche un altro. Ad oggi a San Felice - così come d’altronde a Sabaudia - manca un vero e proprio strumento di pianificazione. Atto, questo, che era stato inserito nel programma elettorale del sindaco Petrucci nel 2012. Si parlava per la recisione di «operare per la tutela della salute umana e del paesaggio dall'inquinamento elettromagnetico mediante il monitoraggio delle fonti e l'adozione, approvazione e aggiornamento di appositi piani di localizzazione delle linee di trasmissione». Ad oggi, però, il piano ancora non è stato redatto e degli accertamenti avviati mesi fa su alcuni impianti esistenti, alla fine, non se n’è saputo più nulla.