Tra rincari per i canoni demaniali, tariffe più alte per il servizio di smaltimento di rifiuti e spese sostenute per l’attivazione del piano collettivo di salvataggio (le torrette dei bagnini nelle spiagge libere), gli operatori di San Felice Circeo sono pronti a gettare la spugna. Il rischio è che per l'appunto il prossimo anno i balneari decidano di non partecipare economicamente all'iniziativa. Come lamentato più volte dalle associazioni di categoria, infatti, negli ultimi anni ci sono stati diversi rincari dovuti all'aumento delle tariffe per la tassa sui rifiuti e ai canoni regionali, incrementati dopo il passaggio nella fascia ad "alta valenza turistica". Per l'anno in corso, gli operatori balneari, le attività turistiche che operano sul lungomare e la cooperative che gestisce il porto turistico hanno sborsato, relativamente ai canoni, circa 600.000 euro. 

Il servizio integrale nell'edizione di Latina Oggi di domani 23 novembre