Una frattura incolmabile divide ormai il consigliere Giuseppe Bianchi e la maggioranza alla guida del Comune di San Felice Circeo. Lo dimostrano i toni dell'ultimo consiglio comunale e lo ribadisce una recente polemica sui conti pubblici. Ieri mattina Bianchi, ex assessore al Bilancio, ha rivendicato i meriti della politica economica e finanziaria di questi anni e di cui - afferma - ora si stanno raccogliendo i frutti.
«I traguardi raggiunti di cui oggi la giunta si fregia sono il risultato del lavoro svolto da questa amministrazione, ma sino al 2015. Da gennaio 2016 ad oggi - dichiara - si stanno solo raccogliendo i frutti di una gestione condotta da me personalmente su diversi argomenti». Poi cita alcuni esempi. L'ex assessore parla ad esempio della riduzione delle spese di telefonia, passate da 17.532 euro (2014) a 2.809 euro (2015), con un risparmio pari all'83,97 per cento l'anno. Si passa quindi alla riduzione dei consumi dell'energia elettrica e all'incameramento di somme dai canoni per le luci votive. Ciò - spiega Bianchi - è stato possibile «grazie a un lavoro di cui mi sono occupato personalmente alla fine dell'anno 2014 con la stretta e lodevole collaborazione del capo operaio del Comune, che per questo progetto ha lavorato oltre il dovuto utilizzando anche i tempi al di fuori dei suoi orari di lavoro». «Tutto sommato - conclude - mi lusinga apprendere che oggi è possibile per la maggioranza pubblicare i risultati dell'operato di questa consiliatura. Probabilmente ai fini di una campagna elettorale che ancora non decolla in modo pubblico».
Il vicesindaco Eugenio Saputo, ricevuta la nota di Bianchi che ieri è stata protocollata, non ha tardato a replicare. «Si è trattato di un lavoro di squadra. Poi se qualcuno ha deciso di abbandonare quella squadra ce ne faremo una ragione».