La Cassazione aveva riformato la sentenza sulla morte di Michele Tozzi, l'adolescente travolto e ucciso da una porta di calcio all'oratorio di Latina Scalo. Sul banco degli imputati c'era il parroco che aveva impugnato la sentenza della Corte d'Appello che lo aveva condannato a quattro mesi. L'avvocato Domenico Oropallo aveva presentato ricorso in Cassazione, ottenendo l'annullamento con relativo invio in Corte di Appello di Roma per nuovo esame. Nelle motivazioni, i magistrati della Suprema Corte ricostruiscono i fatti che aveva portato al decesso del giovane e poi puntano su una serie di aspetti e scrivono che «E' necessario arrivare - è questo il computo che attende la Corte d'Appello - all'identificazione del soggetto garante del rischio, determinato dalla presenza della porta di calcetto all'interno del campo momentaneamente posto a disposizione del Comitato promotore della festa, non trascurando di considerare - scrivono ancora i giudici - il tema della accessibilità a questa area, in concreto e per come eventualmente regolata tra le parti, con specifico riferimento al giorno del sinistro».