I carabinieri della tenenza di Gaeta, coordinati dal pm Eugenio Rubolino, hanno portato a termine un'indagine finalizzata alla disarticolazione di un pericoloso sodalizio criminale campano specializzato nel furto di autovetture di piccola e media cilindrata. Alle prime luci dell'alba, i militari hanno dato esecuzione a tre misure cautelari personali, emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, a carico di altrettanti pluripregiudicati residenti tra le province di Napoli e Caserta che, sulla scorta dei plurimi e gravi indizi di reità raccolti dalla polizia giudiziaria, sono ritenuti responsabili in concorso di furto aggravato di autovetture. In particolare, Alessandro Rippa, classe '72, e Antonio Campagna, classe '79, sono stati rinchiusipresso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre  Angelo Giovenco, classe '83, è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale. L'operazione, denominata "Twingo", dal modello di auto utilizzato dal sodalizio quale "staffetta apripista" alle autovetture oggetto di furto, è stata avviata per contrastare il fenomeno dei furti di autovetture, prevalentemente di media cilindrata, quali Fiat Panda, Punto e 500, Lancia Y e Musa, Audi Q3, che, a partire dalla scorsa estate, stava assumendo contorni allarmanti tanto che, tra il 6 ed il 7 ottobre 2016, nella sola Gaeta, erano state rubate ben 6 autovetture, prevalentemente del modello Fiat 500. In tale contesto, venivano fortemente intensificati i controlli del territorio e ripetutamente predisposti mirati servizi in orario notturno che, pochi giorni dopo, consentivano di intercettare una Fiat 500 appena asportata dal gruppo ed arrestare in flagranza di reato i tre. Acquisiti in tal modo importanti elementi informativi, si procedeva ad una meticolosa ed articolata attività di indagine che consentiva di ricostruire l'intera attività criminosa operata dal gruppo nel sud-pontino tra i mesi di luglio ed ottobre 2016. In particolare, si accertava che l'organizzazione criminale, solida e ben strutturata, era finalizzata con continuità all'attività di individuazione, furto ed immissione in canali di ricettazione partenopei, di autovetture, prevalentemente delle marche Fiat e Lancia, secondo un collaudato modus operandi:  più sodali, a bordo di un'autovettura "pulita", solitamente una Renault Twingo in uso al leader del gruppo, Rippa, di notte si recavano nel sud-pontino dove, individuata l'autovettura di loro interesse, anche più di un veicolo in alcune occasioni, mediante effrazione e sostituzione della centralina con altra non codificata, riuscivano a metterla in moto ed asportarla per poi fare rientro in Campania. In alcune occasioni, inoltre, si è osservato che il gruppo rubava anche più autovetture di quante fosse in grado di trasportarne, dato il ridotto numero dei correi presenti per guidarle, pertanto, le occultava in aree periferiche o nascoste della zona, per poi recuperarle in un secondo momento, anche a distanza di molte ore. L'attività di indagine, nel suo complesso, ha consentito di certificare la responsabilità del gruppo relativamente a ben 24 furti commessi tra Gaeta e Formia, nonché recuperare e restituire ai legittimi proprietari 6 delle autovetture asportate. Il risultato operativo, frutto del costante impegno profuso nella prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, si pone in continuità con l'analoga operazione di servizio che la tenenza di Gaeta ha concluso nel decorso mese di novembre, con l'individuazione e la completa disarticolazione di un'associazione per delinquere dedita a furti di autovetture di elevato valore economico, delle marche Bmw, Land Rover e Mini, particolarmente attiva nel sud-pontino, che era costituita da quattro cittadini ucraini, domiciliati tra le province di Napoli e Caserta.