Il deposito della "Eco Servizi per l'Ambiente" - ossia il sito ex "Eco-X" -, distrutto da un incendio lo scorso 5 maggio, non è stato dissequestrato. È questo quanto appreso nelle scorse ore, dopo la voce diffusasi in città circa l'eventuale rimozione dei sigilli, riecheggiata a margine di un comunicato stampa del senatore Gasparri e del consigliere regionale Palozzi.
Il sito, infatti, resta sotto la custodia della Procura della Repubblica di Velletri, che sta conducendo le indagini e che comunque avrebbe aperto degli spiragli in merito alla bonifica dell'area.
Infatti, gli accertamenti tecnici disposti dalla stessa Procura all'interno del sito ed effettuati dall'Arpa Lazio, dai vigili del fuoco e dalla Asl Roma H - nell'ordine per l'inquinamento ambientale, per le cause e le conseguenze dell'incendio e per i pericoli legati all'amianto - sono stati effettuati piuttosto rapidamente, sotto il coordinamento della Procura stessa, dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma e del consulente tecnico nominato da Velletri per la valutazione dell'eventuale danno ambientale.
Ora, dunque, nonostante i sigilli, le operazioni di bonifica potrebbero tecnicamente essere messe in atto, previa autorizzazione del magistrato: ricordiamo, in proposito, che l'ordinanza del sindaco Fabio Fucci era stata emessa a pochi giorni dall'incendio e, di conseguenza, ora spetta al privato provvedere. In caso di inadempienza, allora l'ente di piazza Indipendenza potrebbe agire in danno.
Sulla vicenda, ieri mattina, è tornato a parlare proprio il primo cittadino: «Il Partito Democratico e Forza Italia dovrebbero informarsi meglio prima di strumentalizzare. Il sito, come è noto, è a disposizione della Procura di Velletri per le indagini che, come la stessa Procura ci ha comunicato il 16 giugno scorso, sono ancora in corso. Non c'è alcuna comunicazione di dissequestro, quindi rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi al fine di predisporre quanto prima un piano di bonifica così come disposto dall'ordinanza sindacale del 10 maggio scorso». F.M.