La storia dell'Albergo Borgo Antico di Fossanova, attaccato al corpo abbaziale, lato ex Infermeria, ha suscitato tante di quelle polemiche che non si riesce a stargli dietro. E quante volte il Tar del Lazio e lo stesso Consiglio di Stato hanno dovuto affrontare la questione. Quante lettere sono intercorse tra la Soprintendenza (oggi Polo Museale del Lazio) e il Comune di Priverno e tra l'ente locale lepino e l'ultimo gestore. Eppure oggi se ne torna a parlare per le condizioni in cui versa e per quello che dovrà essere il suo futuro che, probabilmente, è dato conoscere a pochi. O, forse, a nessuno. Mentre la struttura, all'interno della quale, nel frattempo, veniva esercitato anche il servizio di ristorazione, finiva sulle carte bollate, le polemiche proliferavano come funghi. Il Polo Museale del Lazio ne rivendicava la restituzione, il Comune di Priverno la reclamava al gestore che, a sua volta, ricorreva alle vie amministrative. Da quando, comunque, a seguito di sentenze amministrative, la struttura è stata ripresa dal Comune di Priverno e restituita al Polo Museale del Lazio, l'Albergo Antico Borgo è rimasto desolatamente chiuso e nessuno ne parla più. A riproporre la questione, in questi giorni, è Federico D'Arcangeli, di Agenda per Priverno. «Ma questo una volta non era un Albergo? Borgo Antico, è scritto con bei caratteri sulla porta d'ingresso ancora visibile», incomincia ironicamente. E aggiunge: una struttura, che pure in passato, ha avuto qualche sprazzo di vita e che adesso giace completamente abbandonata in quel gioiello del borgo di Fossanova. «La Soprintendenza (o meglio il Polo Museale del Lazio), che ne è proprietaria, davvero non sa che farne? Possibile che un bene pubblico potenzialmente di grandi opportunità anche economiche (a saperlo gestire, ovviamente) deve restare in questo stato pietoso?» si chiede l'esponente di Agenda. «Il problema, comunque, è cosa si fa adesso - continua D'Arcangeli - Come si impedisce che quella risorsa rimanga non solo inutilizzata, ma esposta al degrado inevitabile?» E l'auspicio è che tutti facciano la loro parte, a partire dal Polo Museale, nella cui disponibilità è tornato. E «possibilmente in fretta».