Episodio di stalking a Maenza. Vittima una donna marocchina, che da circa un mese avrebbe raggiunto il marito nel centro collinare lepino. Sembra anche che sia stata per qualche tempo in un centro di accoglienza di Latina prima di tornare in Marocco. Da circa un mese, come detto, sarebbe tornata nella casa del marito a Maenza, paese dove vive, da circa una quindicina d'anni, una sua cognata seguita dai Servizi sociali. L'uomo pare sia stato visto spesso vendere accendini al semaforo dell'incrocio tra la 156 dei Monti Lepini e l'Appia in territorio di Sezze e anche a Pontinia. E, mentre era lontano dal centro collinare lepino, avrebbe imposto alla moglie di non uscire di casa. La sera, al ritorno dal suo lavoro, l'avrebbe sottoposta a continui maltrattamenti. I due vivono in via Nazario Sauro a qualche centinaio di metri dalla casa del sindaco Claudio Sperduti, che avrebbe sentito finanche ieri mattina i lamenti e le richieste di aiuto della giovane donna, tanto da richiedere l'intervento dei carabinieri di Maenza. Il marocchino è stato portato in caserma, dove gli è stato contestato il reato di stalking, mentre la moglie è stata medicata dai sanitari di un'ambulanza del 118. In caserma, sono poi giunti il capitano Felice Egidio e il maresciallo Michele Carfora Lettieri del Nucleo operativo radiomobile, che hanno preso in custodia l'extracomunitario, il quale - peraltro - ha un regolare contratto d'affitto, per tradurlo in una camera di sicurezza a Terracina, in attesa del processo per direttissima.